Gli audiolibri di gennaio ❄️
Alcune delle voci che mi hanno accompagnata questo mese, tra una registrazione e l'altra, con i ritmi sovvertiti di un gennaio fin troppo vispo! Ah, e una prova gratuita di Storytel per te 😉
In ritardo come il Bianconiglio
Ho avuto poco tempo per ascoltare audiolibri questo mese, e ancor meno per farlo in cuffia, quindi le mie orecchie sono concentrate principalmente sulla melodia della voce e sull’efficacia della lettura anziché sull’editing.
Preciso anche una cosa che è tornata in diverse chiacchiere degli ultimi giorni: le mie impressioni sul suono non sono mai orientate alla caccia dell’errore.
Una parola riletta, un rumore di fondo, un narratore con più saliva in bocca che sangue in corpo sono cose che possono capitare a qualsiasi fonico (me compresa!); quando parlo di editing non efficace, intendo porre l’accento su trattamenti che minano l’esperienza di ascolto per quel che concerne la percezione del suono e la sua reazione ad esso, quando non rovinano proprio la bellezza della voce.
Anche questo, ovviamente, può essere condizionato da diversi fattori forza-maggiore, ma la missione che mi sono data è quella di sensibilizzare sull’importanza del suono naturale della voce, che va rispettato e non maltrattato in nome di una perfezione inesistente.
Premessa ricorrente
Da brava persona auditiva e con discreta sensibilità sonora -a tratti ipersensibilità-, le mie recensioni sono sull’uso della voce, sulla narrazione e sull’efficacia della lettura;
non parlo di trame, storie e potrei fare esempi qua e là ma, nella maggior parte dei casi, non rischi spoiler.
Ho ascoltato i titoli da dispositivo mobile e con cuffie di media qualità, per avere un’impressione quanto più neutrale; non sono pagata da nessuno per queste recensioni, cerco di essere imparziale anche quando recensisco titoli di lettori o editori che conosco o con cui collaboro e, per trasparenza, non inserisco nelle recensioni titoli a cui ho preso parte alla produzione in qualsiasi ruolo.
Se mi leggi dalla piattaforma e vuoi ricevere queste mail direttamente in casella, iscriviti alla newsletter premendo il pulsantino qui sotto :)
P.S. Se la mail dovesse essere troppo lunga, ti darà in automatico un link per leggerla su Substack ;)
Iron Flame
Di Rebecca Yarros, letto da Martina Levato
Beata ignoranza da persona che non ha tempo né voglia di seguire social & gossip: scopro solo ora che Martina è una booktoker.
In questa lettura la trovo efficace (mi era già piaciuta a novembre, ricordi?) e sebbene ascolti da cuffie ordinarie, sento ancora qualcosa che mi suona metallico nell’orecchio.
La sua musicalità, l’intenzione e la passione che trasmette mi trovano pronta, con una tazza di cioccolata e biscotti, a godermi la lettura.
L’intelligibilità è buona (anche se l’editing mi fa vivere malissimo le sue S, le P, le N e e le M), i tempi accomodanti per la costruzione delle immagini mentali; il passaggio da voce narrante a personaggio è efficace anche se non caratterizza le voci.
L’interpretazione è viva nell’intenzione e non esagerata.
Questa volta mi arriva il sapore di latte fresco, con quel sentore vellutato al palato, il senso tiepido delle coccole e i colori chiari e caldi delle mattine di primavera, con quelle luci tra il bianco e l’oro (Pantone 11-0108 TCX).
Tutti si aspettavano che Violet Sorrengail morisse durante il suo primo anno all'accademia militare di Basgiath, compresa lei stessa. Ma la Trebbiatura è stata solo la prima, difficilissima prova per eliminare i candidati più insicuri, indegni e sfortunati. Ora inizia l'addestramento vero e proprio, e Violet già si chiede come farà a superarlo. Perché non sarà soltanto terribilmente estenuante, brutale e progettato per testare la capacità dei cavalieri di resistere al dolore oltre ogni limite.
Il vero pericolo è il nuovo vicecomandante, che ha deciso di dimostrare a ogni costo quanto la ragazza sia inadatta al posto che si è guadagnata a fatica, a meno che non tradisca l'uomo che ama.
Forse il corpo di Violet è più debole di quello degli altri, ma di certo non le mancano né l'ingegno, né una volontà di ferro. E soprattutto, il vicecomandante non tiene conto della lezione più importante di Basgiath: i cavalieri di draghi si fanno le regole da soli. Ma la determinazione a sopravvivere non sarà sufficiente quest'anno. Perché Violet conosce il vero segreto nascosto da secoli all'accademia militare di Basgiath e niente, nemmeno il fuoco dei draghi, potrebbe essere sufficiente a salvarli.© 2024 Sperling & Kupfer (Audiolibro): 9788820099930
I giorni felici
Di Teresa Ciabatti, letto da Viola Graziosi
Se non ricordo male, qualche tempo fa avevo letto un articolo su Viola Graziosi e sul fatto che fosse una delle voci più amate negli audiolibri.
Io questo non lo so, ma il suo timbro mi piace molto.
Buona intelligibilità, le sue R e le sue P mi piacciono molto, le intenzioni arrivano ma -i miei due centesimi- la voce narrante è un po’ troppo carica di intepretazione/i e non stacca dalle voci dei personaggi; può darsi si tratti di una scelta di produzione ma questo rende più complesso seguire i punti di vista della narrazione in audio.
La sua voce mi arriva nel colore dei mattoni (Pantone 18-1537 TCX), della stessa consistenza porosa al tatto, un po’ come l’effetto della pietra pomice sotto i polpastrelli; profuma di lievito, di forno caldo, di quelli di pietra in cui si cucinano sia il pane che i dolci.
Neo che non aiuta l’interpretazione della voce narrante: in questa lettura, probabilmente per il montaggio, le pause non esistono, corre tutto troppo. Zero silenzi, pause tagliate, respiri mancanti a parte alcune prese d’aria inevitabili. Nel complesso: dopo pochi minuti ho dovuto mollare l’ascolto perché mi sono ritrovata a trattenere il fiato per l’agitazione.
1977. Sabrina Mannucci, sei anni, è una bambina prodigio. Di questo almeno è convinto il padre Riccardo, funzionario della Rai. Nel soffocante (e a tratti esilarante) ménage piccolo borghese della famiglia, il "genio" della viziatissima Sabrina costituisce la straordinaria occasione per sognare una vita diversa. 2007. I Mannucci sono riuniti al capezzale di Riccardo, che sta morendo di cancro. Per i tre figli, ormai adulti, è il momento dei bilanci. Alla cronaca caustica e scoppiettante della vita di una famiglia italiana Teresa Ciabatti affianca una storia d'Italia attraverso il piccolo schermo: un romanzo incantevolmente disincantato, tenero e cattivissimo.
© 2023 Mondadori (Audiolibro): 9788852160691
L’ultima foresta
Di Mauro Garofalo, letto da Adriano Giraldi
La lettura di Adriano è corposa e avvolgente, con tempi morbidi, pause complici e la stabilità di quella cara poltrona preferita.
L’intelligibilità è naturale come le margherite di campo, la voce narrante ha un corpo diverso dalle voci dei personaggi di sicura efficacia; per qualcuno la lettura potrebbe essere un po’ lenta, personalmente apprezzo l’uso del tempo, a mio avviso ottimale.
Le finali scendono senza cadere, forse in alcuni punti la prosodia potrebbe arricchirsi di altre note, ma nel complesso la lettura trattiene l’orecchio molto bene.
Il sapore è corposo come l’olio appena scaldato, striato dei colori del sotto bosco, come il pelo di quegli animali delle nostre foreste, che indossano un grigio che si crede marrone con fili di rame, come i lupi del Trentino.
Consigliatissimo per un momento di coccola delle orecchie, alla ricerca di un po’ di tempo per sé.
In un futuro non troppo lontano, il cambiamento climatico ha devastato il pianeta. I mari si sono alzati, i tifoni assediano le coste e le siccità sono sempre più frequenti. Lungo le frontiere del mondo, uomini e donne tentano di passare i confini alla ricerca di luoghi più ospitali. Un padre, una madre e i loro bambini marciano attraverso l’antica foresta di Białowieža, sulla rotta balcanica.
Un'orsa, privata crudelmente dei suoi cuccioli, vaga nei boschi accecata dal dolore e pronta alla vendetta. C'è un muro di fili spinati e uomini armati a ostacolare i fuggiaschi; ci sono le piante, le montagne, la terra, che assistono con paziente saggezza a entrambre le sofferenze, accomunate dalla brutale devastazione della natura.
"L'ultima foresta", vero e proprio eco-romanzo, esplora le tragiche conseguenze che la società sarà chiamata ad affrontare a seguito dell'imminente collasso climatico.
Libro vincitore del Premio Demetra 2023 - Narrativa
Cover art: Giacomo Callo, Marina Pezzotta Pubblicato in accordo con Grandi & Associati, Milano Copyright audio: il Narratore Srl, 2024 Copyright a stampa: Aboca Edizioni, 2023© 2024 il Narratore audiolibri (Audiolibro): 9788868165192
Harun e il Mar delle Storie
Di Salman Rushdie, letto da Gianni Volta
La lettura di questo testo mi lascia un po’ interdetta.
Il timbro vocale mi piace, ma qualcosa mi convince poco nel modo in cui sono gestite le parti più basse della narrazione, che cadono spesso sulle stesse note, con un appoggio che arriva quasi come “forzato verso il basso”. Ciò che intendo è che tra le note più alte e quelle più basse, c’è un cambio timbrico non solo evidente ma che, facilmente, arriva come cadenzato all’orecchio.
L’intelligibilità, i ritmi e il gioco vocale sono efficaci, soprattutto nei dialoghi, che sono vivi.
La voce di Gianni mi arriva del colore dell’ambra, con il tatto freddo e liscio delle pietre butterate e il sapore dolciastro dei carciofi alla contadina, quelli cotti con le patate che fanno la puccetta.
Se ascolti anche tu questo audiolibro mi dici la tua?
Nella più triste delle città, così triste da aver persino dimenticato il proprio nome, vivono il cantastorie Rashid Khalifa, lo Scià del Bla-bla, e suo figlio Harun. Rashid è dotato del magico dono di saper raccontare, incantando con la sua voce chi lo ascolta. Non appena schiude le labbra, ne sgorgano saghe piene d'amore e di magia, con eroi, battaglie, principesse...
Finché un giorno dalla bocca dello Scià del Bla-bla non esce che un orribile verso. Cos'è successo? Da qualche parte, in qualche modo, la sorgente di tutte le storie è stata contaminata: il Principe del Silenzio è riuscito a inquinare il Mar delle Storie. Harun decide allora di salvare il padre facendogli ritrovare il suo potere. E per farlo parte con lui a cavallo di un'upupa per affrontare un viaggio pieno di pericoli ed entusiasmanti avventure. COVER DESIGN: GRAY318.© 2024 Mondadori (Audiolibro): 9788852160707
Finché il caffè è caldo
Di Tashikazu Kawaguchi, letto da Federica Sassaroli
Questa lettura è fresca e frizzantina, con la voce di Francesca che arriva chiara e ben proiettata.
L’intelligibilità è abbastanza buona, anche se ogni tanto la velocità di lettura smangia via qualche vocale e in qualche passaggio consonantico scivola; la prosodia forse un po’ costretta nella narrazione, seppure le voci dei personaggi siano più melodiche.
Nel complesso funziona, ma l’impressione che arriva all’orecchio è che la narratrice non abbia particolarmente amato questo testo.
Ovviamente sono solo mie idee, dimmi la tua :)
La sua voce arriva di un verde brillante come l’erba fresca, umido al tatto come il prato al mattino presto; ha il suono dei sorrisi e il profumo della prima colazione, della marmellata di fragole e il caffè-latte fatto in casa.
Un tavolino, un caffè, una scelta. Basta solo questo per essere felici.
ECCO LE 5 REGOLE DA SEGUIRE: 1. Sei in una caffetteria speciale. C’è un unico tavolino e aspetta solo te. 2. Siediti e attendi che il caffè ti venga servito. 3. Tieniti pronto a rivivere un momento importante della tua vita. 4. Mentre lo fai ricordati di gustare il caffè a piccoli sorsi. 5. Non dimenticarti la regola fondamentale: non lasciare per alcuna ragione che il caffè si raffreddi.
In Giappone c’è una caffetteria speciale. È aperta da più di cento anni e, su di essa, circolano mille leggende. Si narra che dopo esserci entrati non si sia più gli stessi. Si narra che bevendo il caffè sia possibile rivivere il momento della propria vita in cui si è fatta la scelta sbagliata, si è detta l’unica parola che era meglio non pronunciare, si è lasciata andare via la persona che non bisognava perdere. Si narra che con un semplice gesto tutto possa cambiare. Ma c’è una regola da rispettare, una regola fondamentale: bisogna assolutamente finire il caffè prima che si sia raffreddato. Non tutti hanno il coraggio di entrare nella caffetteria, ma qualcuno decide di sfidare il destino e scoprire che cosa può accadere. Qualcuno si siede su una sedia con davanti una tazza fumante. Fumiko, che non è riuscita a trattenere accanto a sé il ragazzo che amava. Kotake, che insieme ai ricordi di suo marito crede di aver perso anche sé stessa. Hirai, che non è mai stata sincera fino in fondo con la sorella. Infine Kei, che cerca di raccogliere tutta la forza che ha dentro per essere una buona madre. Ognuna di loro ha un rimpianto. Ognuna di loro sente riaffiorare un ricordo doloroso. Ma tutti scoprono che il passato non è importante, perché non si può cambiare. Quello che conta è il presente che abbiamo tra le mani. Quando si può ancora decidere ogni cosa e farla nel modo giusto. La vita, come il caffè, va gustata sorso dopo sorso, cogliendone ogni attimo.
Finché il caffè è caldo è diventato un caso editoriale in Giappone, dove ha venduto oltre un milione di copie. Poi ha conquistato tutto il mondo e le classifiche europee a pochi giorni dall’uscita. Un romanzo pieno di fascino e mistero sulle occasioni perdute e sull’importanza di quelle ancora da vivere.© 2023 Audiolibri Salani (Audiolibro): 9788831006903
Abbonamenti come se piovessero 🎁
No, non è vero..magari!!!
Però ho una prova gratuita di Storytel da poter regalare e, da quello che ho capito (e che l’assistenza su Instagram mi ha detto!) non ho un numero massimo di prove da omaggiare quindi…al mio segnale, scatenate le cuffie ;)
NOTA BENE: Storytel non mi paga, non ho affiliazioni né sono promossa da loro in alcun modo; ho aderito ad una promozione e sto usando la loro app.
Non guadagno nulla da eventuali iscrizioni, non è un adv né nulla di commercialese.
Vuoi lavorare sulla tua voce o sul tuo audiolibro con me?
Se vuoi lavorare sulla tua voce con me, o sulla narrazione di un titolo nello specifico, se hai bisogno di regia, di una voce o di tutoring, possiamo conoscerci per capire se e e come possiamo lavorare insieme :)
Dove mi trovi
Se vuoi ascoltare e leggere quello che condivido sul mondo voce e lettura espressiva, mi trovi in diversi luoghi:
Narratrice Nomade; il podcast dove parlo di voce e narrazione da diversi e variegati punti di vista
LinkedIn; dove scrivo di voce e audiolibri almeno un paio di volte al mese
Il mio canale Youtube; dove dal 2024 riprendiamo a leggere in live
Mettiamoci la Voce Academy; dove collaboro come formatrice e conduco laboratori di lettura all’impronta e di Circle Reading
SIING Magazine; dove scrivo articoli su voce e narrazione audio (puoi abbonarti con il nostro codice sconto mettiamocilavoce)
Mettiamoci la Voce Blog; dove scrivo di tutto il mondo che riguarda la voce e l’audiolibro
Instagram e Facebook; dove sopravvivo in un mondo social che mi ha parzialmente annoiata
Per suggerimenti di ascolto, punti di vista, pareri, proposte e collaborazioni:
[info@lamusifavolista.com]