Gli audiolibri di novembre ☔
Con i primi freddi di accoccoliamo sotto le coperte con un buon audiolibro nelle orecchie. Novità, sinestesie e babbucce calde.
Ho lasciato che la voce “novità” scegliesse per me, quindi questo mese siamo sulle novità di Storytel (che non mi paga per menzionarla: ho fatto l’abbonamento quando era in offerta e lo sto sfruttando).
Che dici, prepariamo le cuffie??
Premessa ricorrente
Da brava persona auditiva e con discreta sensibilità sonora -a tratti ipersensibilità-, le mie recensioni sono sull’uso della voce, sulla narrazione e sull’efficacia della lettura;
non parlo di trame, storie e potrei fare esempi qua e là ma, nella maggior parte dei casi, non rischi spoiler.
Ho ascoltato i titoli da dispositivo mobile e senza cuffia, per avere un’impressione quanto più neutrale.
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Milena insegnami la felicità
Di Megi Bulla, letto da Martina Levato e Claudio Colombo
Mentre scrivo sono in viaggio, senza le mie cuffie da ascolto, quindi siamo su dispositivo di media qualità e da qui i difetti audio sono super esaltati.
Tragedia.
Non mi è chiaro cosa sia successo a questo audio (perché non ho portato le mie cuffie??) ma qualcosa non mi suona.
Dopo pochi minuti il fastidio percettivo è arrivato al cervello e ho totalmente perso il grip sulle bella lettura di Martina; ed ecco un ottimo esempio di come si può rendere meno efficace anche una lettura brillante.
Milena legge con entusiasmo, con buona intelligibilità e con con musicalità particolarmente azzeccata per il tipo di narrazione; il ritmo è frizzante, vivace e sostenuto, forse avrei lasciato qualche pausa più lunga (questo però può dipendere dalla post-produzione) ma nel complesso fila tutto.
La sua voce è acidula e morbida come la feta greca, condita con olio extra-vergine; al tatto è liscia e metallica (ma questo mi arriva dall’editing di cui sopra) e ha striature giallo limone.
Sulla voce di Claudio non mi pronuncio poiché ho sentito solo pochissimi dialoghi qua e là.
Non ho sentito tutto l’audiolibro ma l’inserimento di una seconda voce in supporto delle singole voci maschili è una scelta azzardata: in questo caso suona un po’ “forzata” e “poco coerente”. Mi fai sapere cosa ne pensi?
Milena è una piccola balena grigia in una famiglia di balene azzurre. Durante una migrazione si perde e comincia il suo viaggio per ritrovare casa. Ogni tappa è un incontro straordinario, lo scambio di un dono intangibile e preziosissimo. Ogni tappa lascia il segno di lei sull'altro e dell'altro su di lei. Ogni tappa la spinge più lontana da casa, e paradossalmente più vicina. Una storia lieve e commovente sulla diversità, l'accettazione e i grandi misteri della vita, primo fra tutti la strada verso la Felicità.
© 2023 Rizzoli (Audiolibro): 9788865978047
Io sono il castigo
di Giancarlo de Cataldo, letto da Francesco Montanaro
La lettura di Francesco è morbida e piuttosto lenta, il che facilita l’immaginazione, la voce molto interessante e particolarmente grave.
L’intelligibilità non è aiutata dal regionalismo che spicca nella narrazione e fa fare un po’ di resistenza al lasciarsi andare nel testo e nella storia.
Come molte voci basse, che tanto piacciono, ha il pregio di essere molto gradevole e porta con sé il pericolo di una ridotta musicalità, perlomeno di un’accentuata ridondanza sulle note di chiusura.
Nella lettura ad alta voce capita spesso di sentire e agire un istintivo abbassamento melodico, specie quando cerchiamo di riscaldare il timbro su testi riflessivi o impegnativi a livello emotivo; il rischio di alcune voci particolarmente basse è quello di suonare davvero molto basse nelle chiusure e, di riflesso, restituire una musicalità limitata all’ascoltatore.
La voce di Francesco è pasta di mandorla, di quelle con poco zucchero a velo; al tatto è lana di grosso filato, di quella con cui ti vesti quando proprio hai bisogno di scaldare anche l’anima, e di antracite perlata la vedo sfumata.
È un tipo eccentrico il Pm Manrico Spinori della Rocca, «il contino» per gli amici: gentiluomo di antiche origini nobiliari, affascinante, un po' donnaiolo e con una madre ludopatica. Ma nel suo mestiere è bravissimo. E non perde mai la calma, cosa che gli torna utilissima quando si trova a indagare, coadiuvato dalla sua squadra tutta al femminile, sulla morte di Ciuffo d'oro, famoso cantante pop degli anni Sessanta poi diventato potente guru dell'industria discografica. Fra serate musicali, vagabondaggi in una Roma barocca e popolana, cene grottesche con aristocratici incartapecoriti, arriverà ancora una volta alla soluzione del mistero.
«Insidiosissimo aspirante al trono, ecco a voi Manrico Spinori: un nuovo oggetto del desiderio nella formidabile galleria di commissari, avvocati, reporter e investigatori che mai hanno smesso di sedurre uno zoccolo duro di lettori. Il noir, il romanzo criminale, il giallo: dateci un eroe che risolve il caso e saremo vostri, con sollievo e gratitudine». Concita De Gregorio, «la Repubblica»
© 2023 Einaudi (Audiolibro): 9788858492451
Il respiro della farfalla
Di Anders de la Motte, letto da Elisa Giorgio
Ok lo ammetto.
Elisa Giorgio è la mia lettrice preferita e a ragion veduta: ora te lo spiego.
La sua lettura è perfettamente intelligibile, il ritmo impeccabile, la musicalità veste il testo come un guanto e le intenzioni sono pazzescamente allineate.
Non è abbastanza? Ascolta come passa dal narrato ai dialoghi: magistrale nel caratterizzare le voci senza caricaturizzare né snaturare le voci dei personaggi.
La sua voce ha la fragranza dei taralli con le mandorle e il pepe (credo siano napoletani), di quelli che “ancora uno e poi basta” finché non hai svuotato il pacchetto;
ha il colore di dei fondali poco profondi che ondeggiano tra l’azzurro e il verde smeraldo (Pantone Aqua Sky 14-4811 TCX), e suona anche un po’ come le onde del mare.
La foresta è bluastra, intorno a loro, mentre i due ragazzi si inoltrano nel folto della vegetazione. Di tanto in tanto ottobre fa capolino fra le chiome, traendo dalle foglie scintillii dorati. I due sono alla ricerca di una vecchia costruzione abbandonata: un bunker in cemento che, si dice, nasconde un’enorme grotta sotterranea dove hanno luogo fenomeni straordinari. Nella loro folle corsa giú per i pendii, i rovi, coperti da grosse more rosso sangue, si attaccano agli abiti, graffiano la pelle. Quando arrivano all’edificio, la porta, aperta di qualche centimetro, li invita a entrare. Smilla e Malik si inoltrano cosí nel ventre della montagna, buio e profondo come una creatura vivente. E, da quel momento, nessuno sa piú niente di loro. Smilla Holst, la nipote di uno degli uomini piú ricchi di Svezia, scompare. Del caso viene incaricata Leonore Asker, ispettrice che coordina la divisione Anticrimine di Malmö, giovane poliziotta dalla determinazione tagliente e dallo sguardo severo, accentuato dalla diversa cromia degli occhi. O meglio, ne sarebbe stata incaricata se da Stoccolma non fosse arrivato Jonas Hellman, una vecchia conoscenza con cui Asker ha avuto piú di un diverbio, e non solo professionale. Asker viene cosí sollevata dal caso con la scusa di una promozione: diventerà il capo della divisione Risorse. Ma quello che trova, una volta scesa al piano -1 dell’enorme edificio della polizia, è una bizzarra collezione di agenti, isolati dal mondo e dal resto dei colleghi: la divisione Casi disperati e Anime perdute. Che ora è il suo regno. Scoprire la verità su chi ha rapito Smilla e Malik è una corsa contro il tempo e contro chi non vuole che lei indaghi. Anche perché dal passato di Asker riemergono altre ombre, altri ricordi: di suo padre che ha aspettato tutta la vita l’Apocalisse, di una madre fredda e vendicativa, di un amico dal cuore meccanico che ora sembra far ritorno dalle nebbie del tempo per aiutarla a risolvere il caso. I giorni passano e le vite di Smilla e Malik si fanno fragili e tenui, come le ali di una farfalla…
© 2023 Storyside (Audiolibro): 9789180844130
Traduttori: Gabriella Diverio
L’avvocato di strada
Di John Grisham, letto da Pierpaolo Tesoro
Nella stessa newsletter ci capitano due voci maschili che colorano la parte più grave del proprio timbro gestendolo, però, diversamente.
Pierpaolo legge con un buon ritmo e una musicalità vivace.
Su alcune frasi più lunghe percepisco una leggera fatica a sostenere il fiato e, in quelle in cui si sente l’apnea forzata, il calo di tono e volume si avverte nel suono delle ultime parole del narrato.
A gusto personale, le voci dei personaggi sono un po’ troppo caricate e staccano decisamente troppo dal narrato; di nuovo: parzialmente questione di gusto ma l’interpretazione troppo carica delle singole voci affatica l’attenzione sul “testo”.
La voce di Pierpaolo ha qualcosa delle noci sgusciate dei pacchetti in vendita nei supermercati, che sono dolci o acidule a seconda di quella che ti capita in bocca, ma nel complesso i sapori contrastanti si amlgamano; ha colori caldi, un arancio vibrante (Pantone Orange.com 18- 1561TCX).
Michael Brock ha sempre saputo quello che voleva, da Yale al prestigioso studio legale dove ha intrapreso una promettente carriera. Ma quando un barbone fa irruzione nello studio e poco dopo viene ucciso dalla polizia, Brock, sconvolto, comincia a indagare su quello sconosciuto, fino a scoprire qualcosa che lo spinge ad abbandonare tutto per difendere le cause degli homeless, anche contro i suoi ex colleghi.
© 2023 Mondadori (Audiolibro): 9788852158315
Harry Potter
Di J.K. Rowling, letto da Francesco Pannofino
Ok, penso ci sia ben poco da dire a riguardo.
Pause magistrali, ritmo fluido, voci dei personaggi definite eppure mai caricaturizzate (no, nemmeno nel caso di Dobby & company), intelligibilità incredibile su una voce estremamente caratteristica.
I personaggi sono vivi e mai in rilievo rispetto al narrato, e anche il narrato stesso vive di toni e colori individuali rispetto ad ogni altra voce. Pazzesco.
Per tutte le persone che mi chiedono “ma scusa, quali voci narranti potrebbero essere buoni esempi da seguire?” questa newsletter ne contiene due delle più efficaci che abbia mai sentito.
La voce di Francesco è biscottata, con una lieve affumicatura, come quei biscotti fatti in casa che quasi si bruciacchiano quando li cuoci in forno; profuma di Natale e ha delle corpose vibrazioni rosso scuro (Pantone Sun-Dried Tomato 19-1531TCX)
Harry Potter è un ragazzo normale, o quantomeno è convinto di esserlo, anche se a volte provoca strani fenomeni, come farsi ricrescere i capelli inesorabilmente tagliati dai perfidi zii. Vive con loro al numero 4 di Privet Drive: una strada di periferia come tante, dove non succede mai nulla fuori dall'ordinario. Finché un giorno, poco prima del suo undicesimo compleanno, riceve una misteriosa lettera che gli rivela la sua vera natura: Harry è un mago e la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts è pronta ad accoglierlo...
Tema musicale composto da James Hannigan
© 2017 Pottermore Publishing (Audiolibro): 9781781108840
Traduttori: Marina Astrologo
Il Club dell’audiolibro 📚
Per questo nostro primo appuntamento, abbiamo ascoltato
Le Otto Montagne, letto da Jacopo Venturiero.
Stiamo commentando l’ascolto tra oggi dedicando 24 h circa ai commenti in audio/video/messaggio, così non ci vincoliamo con live di lettura e siamo un pochino più easy nella gestione del gruppo.
Vuoi lavorare sulla tua voce o sul tuo audiolibro con me?
Se vuoi lavorare sulla tua voce con me, o sulla narrazione di un titolo nello specifico, se hai bisogno di regia o di tutoring, possiamo conoscerci per capire se e e come possiamo lavorare insieme :)
Dove mi trovi
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Narratrice Nomade; il podcast dove parlo di voce e narrazione da diversi e variegati punti di vista
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Il mio canale Youtube; dove da settembre riprendiamo a leggere in live
Mettiamoci la Voce Academy; dove collaboro come formatrice e conduco laboratori di lettura all’impronta e di Circle Reading
SIING Magazine; dove scrivo articoli su voce e narrazione audio (puoi abbonarti con il mio codice sconto siingmagazinepromo)
Mettiamoci la Voce Blog; dove scrivo di tutto il mondo che riguarda la voce e l’audiolibro
Instagram e Facebook; dove sopravvivo in un mondo social che mi ha parzialmente annoiata
Per suggerimenti di ascolto, punti di vista, pareri, proposte e collaborazioni:
[info@lamusifavolista.com]
Mi sono accorta che di aver sbagliato qualcosa, il commento che avevo lasciato riguardava il 1l' libro di questa newsletter, credendo credo ogni "titolo" avesse il suo settore commenti dedicato, ma non ne ho trovato altri. Comunque vorrei dirti che adoro e aspetto con piacere queste tue e-mail, le descrizioni delle voci con sapori e colori sono stupende, non sempre le capisco ma le apprezzo lo stesso.
Si questi lettori, Elisa Giorgio, che piace a te, non l'avevo mai sentita, l'estratto ascoltato promette molto bene va dovrei approfondire, mentre Pannofino è stupendo per me.
Concordo con le tue considerazioni salvo il suono che dici metallico. Ho ascoltato l'estratto proposto con l'audio del mio cellulare, forse non ho un orecchio così sensibile.