O ti mangi quella minestra...🍜
...o salti dalla finestra. Almeno così dicono. Beh, a me la minestra piace solo se non mi costringono a mangiarla. Quindi, che si fa? (Sì, parlo sempre di voce e audiolibri, giuro)
Ho la testa dura
Quando andavo all’asilo, mi rifiutavo di mangiare e ogni santo giorno le maestre dovevano lottare per convincermi a buttare giù qualcosa; leggenda narra (più che altro mia madre) che un giorno una maestra, forzandomi a buttare giù una forchettata di qualcosa che doveva essere pasta, mi disse “O butti giù quel boccone o non ti faccio tornare in classe”.
Pare che all’uscita da scuola mi abbia accompagnata personalmente da mia madre per esprimerle tutto il suo disappunto: non solo non avevo buttato giù il boccone, ma ero rimasta con il broncio tutto il tempo e, quando finalmente mi “passò” a mia madre, sputai per terra quel che rimaneva del boccone.
Poi non so cosa sia successo, ma tutta quella cazzimma è svanita e sono diventata un patata lessa che si è fatta intortare da uomini e donne e che mi hanno rifilato sole pazzesche perché non ho saputo dire di no quando avrei dovuto.
Devo dire, però, che fortunatamente parte di quella testardaggine si è infilata nella cassettiera dove di solito ripieghiamo i sogni, e ha rafforzato l’idea che tutte quelle cose che ci diciamo siano “impossibili” prima o poi diventano “possibili”. E così (in parte) è stato.
Chiariamoci: la narrazione di “quella che ce la fa nonostante il destino avverso” non mi appartiene proprio per niente. Ho avuto la fortuna di avere strumenti interni che mi hanno consentito di rimanere creativa, una famiglia disfunzionale -come qualsiasi altra famiglia- che mi ha regalato strumenti incredibilmente utili per affrontare la vita, e tante persone che, ciascuna a proprio modo, mi hanno sempre restituito la preziosità del mio essere fantasiosa anche quando io non riconoscevo in me questa caratteristica.
Dunque, dicevamo? Ah sì, la testardaggine.
Che forse può fondersi con il concetto di scarsa mobilità: stare quanto più fermi sulle proprie decisioni (stile Il Carro dei Rider Waite Smith) e smuoversi moooolto lentamente quando proprio è necessario. Esattamente il motivo per cui ho faticato così tanto a mollare il mio vecchio lavoro finché non ho avuto un bruttissimo esaurimento nervoso; stesso motivo per cui nel 2019, quando ho deciso che l’audiolibro dovesse diventare parte del mio lavoro, ho cominciato a cambiare la mia rotta.
E da Il Carro, siamo passati a Le Stelle, la carta dei sogni, degli obiettivi e degli ideali.
Perché nella voce ho fuso tutto ciò che ho coltivato negli anni e continuo a coltivare: la formazione tecnica su voce e suono con la formazione più naturale su meditazione e creatività.
Ad oggi non saprei se sono arrivata dove volevo, ma sono piena di entusiasmo per ciò che sto facendo, perché la voce e l’audiolibro sono parte della mia professione e, soprattutto, tra questi due elementi è fiorito un campo di relazioni di incredibile bellezza e profumo. Perché le storie hanno nutrito la mia (a quanto pare) caratteristica creatività, dandole erba fresca ogni mattina e capolini di trifoglio* e mi hanno convinta che “se vuoi puoi” è una ca**ata, ma “non smettere mai di credere” è un’arma potentissima.
Ma perché una tazza di fatti miei in questa newsletter?
Perché vorrei una tazza di fatti tuoi in cambio.
Quali sono i tuoi perché?
Cosa nutre la tua creatività?
In cosa non hai mai smesso di credere?
Tu che mi leggi, perché mi leggi? Cosa risuona tra noi?
Io dei social tradizionali mi sono rotta le scatole, voglio relazioni, voglio tornare a darmi il tempo di leggere e rispondere, di assimilare e riflettere, di interagire perché ne ho voglia, non perché “devo”.
Quindi questa newsletter si apre alle risposte stile “Posta del Cuore” -che nel mio caso è più “Posta del Coniglio”- e, per farlo, puoi semplicemente rispondere. Ti leggo con enorme piacere.
*in montagna con la mia famiglia, quando ero bambina, mio nonno mi disse che il capolino di trifoglio si poteva mangiare suggendone i petali. Da allora, ogni volta che incappo in un trifoglio -al riparo dalla pipì dei cani- li assaggio per testarne la qualità; dopo oltre trent’anni posso dire di essere una sommelier di capolini di trifoglio.
Nelle puntate precedenti
Mi sono presa una pausa lunga ma ho ricominciato con Narratrice Nomade, con un focus molto specifico per questo 2024: l’audiolibro.
Sono partita parlando di audiolibri fantasy, aspettative sulla narrazione, punti di forza e punti di criticità.
In episodio ho indicato due progetti -a mio avviso- fighissimi: Cronache di Eileden e Soeliok, che consiglio di andare ad ascoltare per capire meglio di cosa parlo in puntata.
Ho poi cominciato a trattare l’argomento audiolibro da punto di vista del narratore indipendente e di tutti gli strumenti a sua disposizione, cominciando dal modo in cui facciamo sentire la nostra voce: showreel e demo.
Gli articoli che ho scritto a tema, sono nella mia rubrica su LinkedIn “Voce, Anima e Pop Corn”
Tarogiornale
Prosegue la mia avventare con il Tarogiornale, che sta alleggerendo la mia presenza sui social e mi sta regalando sorrisi e interazioni, anche nel suo gruppo Telegram privato.
A breve arrivo con “Le Carte Parlanti” che ho dovuto mettere in pausa per dei lavori urgenti consegnati a fine gennaio, nonché altri lavori urgenti che mi impegneranno fin quasi a fine febbraio. Ma poi arrivo, eh?
Tempo & Suono
Andando alle ossa, come dicono le curanderas, i miei valori sono Tempo & Suono e li vivo in ciò che faccio e ciò che cerco nel prossimo, quelli che guideranno sempre il mio percorso.
I social veloci non fanno per me, il video per forza, le strategie, i magici consigli, i “seguimi, iscriviti e lasciami un like”, sono cose che non mi trovano in linea.
La lettura ad alta voce è l’arte del tempo (e del suono) poiché vive dei ritmi legati all’asse corpo-voce-mente sia nella persona che legge che in quella che ascolta;
è indissolubilmente legata alla sensibilità individuale, alle proprie storie e al proprio immaginario, dunque non può -e non deve- esistere un metodo univoco per leggere ad alta voce.
Come nel canto, la voce che narra racconta il mondo interiore di chi la suona ed è legittima nella sua espressione unica.
Spesso, quando vi scrivono per chiedere informazioni sulla nostra Academy in Mettiamoci la Voce, vogliono sapere se rilasciamo diplomi o certificazioni.
Ho inserito questo argomento nei prossimi spunti per Narratrice Nomade e per il podcast di Mettiamoci la Voce, perché trovo siano interessanti da discutere e approfondire, ma comincio col dire che questo è uno dei paletti dietro i quali nascondiamo la libertà d’espressione vocale e/o l’impegno massivo che serve per diventare professionisti nel settore della lettura ad alta voce.
Un pezzo di carta non sostituisce e non sostituirà mai la passione, l’allenamento, l’intenzione di mettersi al servizio dell’altro né la presa di coscienza del proprio posto nella relazione che crea la narrazione audio.
Ma ne parliamo meglio prossimamente…
Meditazione Metta
Sabato 24 febbraio alle 9:30, ci incontriamo online per una mezzoretta di Meditazione Metta su gentilezza amorevole, accoglienza e confini di pace.
Letture per Medici Senza Frontiere
Lorenzo Naia (su Instagram @latatamaschio) ha organizzato una bellissima iniziativa per sostenere Medici Senza Frontiere, organizzando un webinar di lettura per bambini il cui ricavato (al netto delle tariffe applicate alle transazioni) verra inviato per sostenere le attività di cura in quel posto poco felice che è attualmente Gaza.
Il webinar è online, dalle 09:30 alle 12:30 e ti lascio il link per leggere tutti i dettagli e le informazioni.
Circle Reading®
I prossimi Circle sono sempre disponibili alla pagina evento di Eventbrite; devo ancora programmare il prossimo ma posso già dirti che sarà tra metà e fine marzo, probabilmente lunedì 18 marzo alle 21:00.
Tu comunque trovi tutto nei miei profili, al massimo scrivimi una mail e ti avviso io, oppure puoi iscriverti al mio canale Telegram, in cui ciarlo di appuntamenti e compagnia cantante.
Baci & Abbracci
Sì, oggi la newsletter è cortina, ma sono molto presa e sto ancora meditando sul tipo di comunicazione-relazione che voglio portare avanti.
Ci risentiamo a fine mese con le recensioni di audiolibri :)
Un abbraccio ovunque tu sia ☕️
Vuoi lavorare con me?
Produco, faccio produrre audiolibri e alleno voci narranti.
Sono una facilitatrice vocale, formatrice di propedeutica vocale e lettura espressiva, all’opera sull’asse respiro-voce-espressione; lavoro con speaker, narratori, podcaster ed esploratori del suono-voce.
Sono un tecnico di post-produzione della voce parlata per audiolibri, podcast e narrazione audio con l’attenzione al rispetto del suono della voce in ogni sua sfumatura, tempo e peculiarità di ogni vocalità.
Ho ideato e conduco i Circle Reading®, laboratori di voce e lettura creativa in cerchio, per lavorare sull’espressività vocale e sull’ascolto attivo nella narrazione in ambito di improvvisazione e di relazione, con narratori, esploratori, ragazzi, aziende, team e appassionati di voce.
Conduco incontri di meditazione mindfulness con focus sonoro, organizzo e conduco incontri mindfulness-based con particolare attenzione sul suono, per lavorare sull’asse corpo-respiro-voce.
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Valentina Ferraro | La Musifavolista
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