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Avatar di Alessia

Carissima Vale. Come sempre ci regali considerazioni interessanti e che hanno il valore aggiunto di non farci sentire soli. Io di una cosa sono certa: l’IA riuscirà forse un giorno a creare contenuti anche pari pari a quelli creati dagli umani, ma una cosa non cambierà mai in me, fruitrice di un servizio, ovvero il fatto che se ho la certezza che quel prodotto è stato creato da un altro essere umano, allora mi emozionerà in un certo modo. Altrimenti, no. Per me sta tutto in questo. Non tanto nella bellezza del prodotto, ma nel processo che l’ha creato, nella persona che l’ha creato. Voglio dire: la notte stellata di Van Gogh, ci darebbe le stesse emozioni se fosse stata fatta da una stampante 3D? Pur utilizzando gli stessi identici materiali nella stessa identica misura? No. Lo stesso per me vale per la voce. Se so che è una voce sintetica, non mi emozionerà. Perché a me sorprende ammirare la bravura e apprezzare il tempo che una persona ha impiegato nel realizzare un oggetto artistico, che sia musica o dipinto o audiolibro o anche un orecchino di bigiotteria. Per me il punto è lì, e dubito che cambierò idea col tempo. E sono anche sicura che questo non sia un sentore di pochi.

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Avatar di la_musifavolista

Grazie come sempre per il tuo prezioso contributo 🩷 Non saprei, credo siamo facili ad emozionarci per l'arte a prescindere da dove essa arrivi (o perlomeno, molte persone non saprebbero distinguere, ad esempio, un illustrazione umana da una AI) quindi nutro alcune remore sul fatto che "non ci daranno le stesse emozioni"; più che altro dubito possano portare la medesima sensibilità. Dall'imprecisione del tratto, alla sfumatura della voce, da quelle componenti non-perfette che, però, nel complesso restituiscono umanità all'opera. Per intenderci, ci sono panettoni incredibilmente buoni di marche incredibilmente care, ma quello della pasticceria artigianale è tutta un'altra cosa ;)

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