Audiolibri di ottobre 🎃
Cosa ho ascoltato, cosa non sono riuscita ad ascoltare e cosa, finalmente, si comincia ad ascoltare
Statisticamente parlando, gli audiolibri ad una sola voce rappresentano la maggioranza dei prodotti disponibili sulle piattaforme.
Per diversi motivi: sono più semplici (ed economici!) da produrre, sono più semplici da gestire, e rispecchiano la maggior parte -statistica- delle preferenze d’ascolto.
Gli audiolibri a più voci sono decisamente più costosi, richiedono una lavorazione molto più lunga e, in alcuni casi, una scrittura del testo pensata o rivista per l’audio.
Sinceramente ho perso di vista il perché li chiamino “graphic audiobook”, termine che non amo perché trovo che de-potenzi l’immenso lavoro che si fa sul suono. Probabilmente il fatto che io non bazzichi su TikTok fa sì che mi sia persa trend o spiegazioni di sorta 😅 ma tant’è che, finalmente, le produzioni cominciano a portare sulle piattaforme anche audiolibri letti a più voci.
Non che prima non ci fossero libri letti a più voci, eh? Ma erano più difficili da trovare e interessavano meno le produzioni per gli ovvi costi non sempre sostenibili e per l’incognita del gradimento del pubblico, ancora troppo acerbo per far delineare traiettorie commerciali. Ricordo dei bellissimi titoli riscritti per l’audio da LibriVivi, di cui mi è rimasto impresso La caduta della casa Usher di E.A. Poe, così come le produzioni di Full Color Sound (di cui ho amato Diabolik) e alcune più recenti di Vizi Editore.
Oggi, che il mercato dell’audiolibro comincia a disincagliare i pattini della slitta e si prepara ad attraversare il Grande Nord1, grazie anche alle case editrici che stanno investendo un sacco di risorse nella crescita del settore, gli audiolibri a più voci cominciano a fioccare nella lista delle novità in arrivo.
Se per gli original o le produzioni esclusive dei player -Audible e Storytel- è più semplice dare vita a progetti di questo tipo, poiché rappresentano i maggiori investitori nel settore [e grazie alla cippa, sono anche i più grandi distributori con interesse nella produzione in Italia!], altri editori mettono in campo idee e iniziative a tema e produzioni deliziose.
Le avventure di Pinocchio
Ad esempio, questa bellissima edizione di Pinocchio di Rizzoli- Bur a più voci è un progetto a sé stante, che sfrutta il concetto di coralità vocale per coinvolgere l’aspetto sociale e relazionale della lettura ad alta voce.
Per la lettura del titolo, infatti, sono stati coinvolti gli anziani ospiti della RSA SanFelice di Segrate e i loro figli, insieme ai giovani doppiatori della scuola di doppiaggio ODS, insieme a Martina Levato, Gioele Dix, Viola Graziosi, Fabrizio Rocchi e Alessandro Pili.
Il lancio di questo progetto ha poi combaciato con una donazione a SOS Villaggi dei Bambini - Italia, quindi l’aspetto sociale si è duplicato.
Non si tratta di un audiolibro canonico, non aspettarti una lettura ordinaria, ma goditi quello che, al nostro orecchio, arriva coma la coccola del titolo letto dal nonno o dalla nonna.
1984
Parlavo poco fa delle produzioni dei player, ed eccone una che sto aspettando con trepidazione.
Audible ci ha già coccolato le orecchie con la saga Marvel’s Wastelanders, e ora arriva con questo colpo al cuore: una serie ispirata al celebre titolo di Orwell, letta/interpretata da Eduardo Scarpetta, Rosa Diletta Rossi, Adriano Giannini e Stefano Nazzi (che ho sentito di recente a teatro con Indagini…pazzesco).
Ignoro se e quali altri voci ci siano ma lo sapremo tra circa 15 giorni!
La versione italiana arriva dopo il successo di quella americana (e quando mai?) e, colpo al cuore numero 2, la colonna sonora è curata da Matthew Bellamy (Muse) e Ilan Eshkeri (una valanga di colonne sonore).
Uscirà in Italia il 18 novembre e sono già col ditino pronto da pigiare su “Ascolta ora”.
Possiamo ancora parlare di audiolibro?
Sì, decisamente sì.
Ad oggi, la parola audiolibro, diventa un cappello/contenitore in cui abitano audiolibri letti ad una sola voce, audiolibri musicati, audiolibri letti da più voci, audiolibri scritti o rivisitati appositamente per essere letti da più voci nonché radiodrammi.
Quando ancora leggevo su Youtube, nella micro-community di narratori sul tubo, avevamo realizzato diverse letture a più voci; con Emanuele Bella, avevamo provato a incrociare la lettura espressiva con il trattamento binaurale del suono d’ambiente e della musica (qui un vecchio test di un audioracconto binaurale di Bram Stoker, abbi pietà della dizione di una narratrice che all’epoca ancora la stava studiando: io); qualcuno aveva testato versioni animate di comics letti ad alta voce in modalità multi voce…insomma io mi divertivo un sacco, e sognavo il momento in cui le produzioni avrebbero abbracciato diversi formati per l’editoria audio.
Ora che condivido uno studio con Mettiamoci la Voce e che produco audiolibri , sebbene ancora non mi sia capitato di gestire un multi-voce in ripresa, sono felice a prescindere che l’audiolibro, in tutte le sue vesti, venga toccato, spostato, tirato e sprimacciato per uscire in sempre più modi, formati e -si spera- canali di distribuzione.
Leggere non è recitare, questo continuo a ribardirlo, ma non possiamo cristallizzare l’editoria audio pensando che ci sia solo un modo “giusto” di fare e pensare l’audiolibro. Costruiamolo insieme, questo segmento editoriale così bello, che porta con sé il prezioso concetto di oralità 2.0.
Premessa ricorrente
Da brava persona auditiva e con discreta sensibilità sonora, nonché misofonia, le mie recensioni sono sull’uso della voce, sulla narrazione e sull’efficacia della lettura; non parlo di trame, storie e potrei fare esempi qua e là ma, nella maggior parte dei casi, non rischi spoiler.
Le riflessioni sono sempre relative alla sola lettura al leggio, non alla persona/artista in quanto tale, e sono legate alla mia figura professionale di regista e produttrice di audiolibri nonché alla mia personale sensibilità artistica.
Mai, in nessun caso e nemmeno per sbaglio sussistono termini di paragoni con altre voci narranti e qualora qualcuna/o si dovesse sentire offesa/o da ciò che scrivo , la/lo a contattarmi per un caffè insieme e un confronto.
Scrivo per promuovere una sana cultura dell’ascolto e legittimare le professioni editoriali legate all’audiolibro; ciò che dico non è mai una critica aperta alla professionalità del narratore o dei tecnici audio, quanto più una condivisione di punti di forza o di debolezza del prodotto specifico, nella speranza che questo ci faccia crescere tutti insieme.
Ascolto i titoli da dispositivo mobile e con cuffie di media qualità, per avere un’impressione quanto più neutrale; non sono pagata da nessuno per queste recensioni, cerco di essere imparziale anche quando recensisco titoli di lettori o editori che conosco o con cui collaboro e, per trasparenza, non inserisco nelle recensioni titoli a cui ho preso parte alla produzione in qualsiasi ruolo.
Se anche tu soffri di misofonia, ti lascio l’episodio del mio podcast in cui ne parlo e un link affiliato con Flare Audio che fa degli auricolare salva-orecchio (e cervello) per chi, come me, al primo rumore storto sente salire l’omicidio nel cuore.
P.S. Se la mail dovesse essere troppo lunga, ti darà in automatico un link per leggerla su Substack ;)
L’Ikabog
Di J.K. Rowling, letto da Jasmine Trinca.
Premessa/richiesta.
Io vivo in un mondo tutto mio, stando spesso con le cuffie in testa e poco sui social.
So che ci sono diverse polemiche sulla Rowling e mi sto informando a riguardo, hai per caso contenuti/articoli/video a riguardo da consigliarmi per capire cos’è successo e perché è molto contestata?
Torniamo alla lettura.
La lettura ha un ritmo gradevole, sebbene in alcuni punti in cui la velocità aumenta, l’articolazione inciampa e la dizione ne risente (dizione, non ortoepia).
C’è una buona intenzione nella musicalità, ma qualcosa non mi convince.
La lettura per bambini è davvero difficile da gestire, specialmente in audio, perché la musicalità dedicata loro rischia sempre di sfociare nella caricatura o nelle”vocine per bambini”. Jasmine è abbastanza brava a cercare di non cadere in questo, anche se ogni tanto accade; forse questa modalità meno “precisa” nella dizione è voluta per ricreare il mood della lettura prima attorno al fuoco.
Personalmente (preciso: personalmente) la trovo una buona lettura ma continua a non convincermi del tutto. Se la musicalità del narrato è molto dinamica, per accomodare testi e storie per bambini, articolazione e dizione diventano doppiamente importanti per rendere la narrazione efficace in audio. In audio.
Se questa stessa lettura l’avessi vissuta in presenza, me la sarei goduta tantissimo!
La voce di Jasmine ha il sapore della frolla con la crema pasticcera e le fragole, ha il colore delle amarene mature e, al tatto, sembra una di quelle caramelle gommose a doppio colore (per intenderci: ha i presenti gli squaletti e i coccodrilli, che hanno la parte bianca e quella colorata? Ecco).
Alto come due cavalli, occhi infuocati, artigli affilati come rasoi. L'ickabog sta arrivando...
Un tempo il regno di Cornucopia era il più felice del mondo. C'erano moltissimo oro, un re con i baffi più belli che si possano immaginare e macellai, pasticceri e casari le cui prelibatezze facevano piangere la gente di gioia. Era tutto perfetto: a parte le Paludi nebbiose del Nord, dove si narra vivesse il terribile Ickabog. Ogni persona di buon senso sapeva che l'Ickabog era solo una leggenda inventata per spaventare i bambini e convincerli a comportarsi bene. Ma le leggende sono strane e a volte assumono una vita propria.
Può una leggenda spodestare un re molto amato? Può una leggenda ridurre in ginocchio una nazione un tempo felice? Può una leggenda coinvolgere due ragazzini coraggiosi in un'avventura sorprendente e inattesa?
Scoprite questa fiaba straordinaria, scritta da una delle più grandi narratrici di sempre, sul potere della speranza e dell'amicizia e il loro trionfo su tutte le avversità.
©2020 J.K. Rowling (P)2020 J.K. Rowling
La cronologia dell’acqua
Di Lidia Yuknavitch, letto da Maura Marenghi.
Testo non semplice, da quel che ho sentito.
Ma la lettura non è delle più efficaci.
Partiamo dal fatto che in editing i respiri sono stati tutti lasciati a livello del parlato e sono fastidiosi per un ascolto protratto. Non lo dico io, lo dice la psicoacustica.
La lettura in sé, viene mantenuta in un range molto ristretto di note, con una proiezione fin troppo eccessiva, che la rende “arrabbiata”.
Potrebbe essere uno stile cercato ma, in una narrazione che contiene scene/tematiche di un certo spessore (la perdita di un figlio), rende tutto un po’ faticoso da ascoltare.
Mi dici cosa ne pensi, se la ascolti?
L’articolazione funziona bene e il ritmo è ottimale, e l’intenzione della narratrice si sente; purtroppo rimane dietro questi fattori di attivazione che, nel complesso, rende l’esperienza di ascolto un po’ difficile.
La voce di Maura è affilata, diretta, metallica. Liscia come la lama di un coltello, di un grigio elegante, rilucente.
La cronologia dell’acqua è la storia di una vita che “non segue alcun ordine. Gli avvenimenti non rispondono al rapporto di causa ed effetto come vorremmo. È tutta una serie di frammenti e ripetizioni e trame,” perché “questo condividono il linguaggio e l’acqua”.
Il nuoto – il corpo che si perde e si ritrova nell’acqua –, e la letteratura – il desiderio di scrivere senza compromessi –, sono le uniche due certezze di Lidia. Tutto scorre, nelle parole come nelle corsie di una piscina, in questo romanzo che racconta senza ipocrisie il genere, la sessualità, l’abuso, l’elaborazione del lutto e il superamento della sofferenza.
Lidia Yuknavitch ha insegnato Scrittura creativa, Letteratura e Studi femminili alla Eastern Oregon University. "Il libro di Joan" (Einaudi, 2019) è stato inserito dal New York Times nella lista dei “100 migliori libri” del 2017. "La cronologia dell’acqua" (nottetempo, 2022), dopo aver conquistato lettori e lettrici in tutto il mondo, è diventato un libro di culto anche in Italia e presto sarà adattato per il cinema con Kristen Stewart alla regia.
© 2024 SAGA Egmont
Il mio gatto ha visto l’assassino
Di Davide Morosinotto, letto da Mosè Singh.
Sai già che mi piace la lettura di Mosè e che adoro le storie di Davide.
Ma, tornando alla lettura per bambini/ragazzi, qui puoi “sentire” ciò che dicevo in proposito di Ikabog: la lettura per bambini, quando musicale e dinamica, con una buon complesso di articolazione e dizione, rende benissimo in audio.
Tutto fila, tutto è chiaro, tutto è comprensibile.
Non ci stanchiamo per capire, ricucire, verificare di aver capito bene: non creiamo carico cognitivo accessorio e ci godiamo la storia. E la voce.
Quando Carla torna a casa il suo gatto sonnecchia sul divano. Come sempre, a casa degli zii (Carla vive con loro da quando... a questo preferisce non pensare) non c'è nessuno, a parte il gatto. Ma oggi Cucco è strano. Ha le zampe bagnate. E lascia delle impronte. Rosse. Di sangue?
All'improvviso in casa fanno irruzione due agenti, in divisa e senza distintivo: sarà perché sono in missione speciale? Carla non sa se fidarsi, ma non c'è tempo: la fanno salire in macchina e portano via anche il gatto. Si ritrova così al centro di un'indagine per omicidio: per scovare il colpevole la polizia ha bisogno del suo aiuto, o meglio, dell'aiuto di Cucco, l'unico ad avere visto l'assassino.
Ma a poco a poco, dai suoi ricordi emerge un'altra verità, ancora più spaventosa...
© 2024 Mondadori
The Giver - Il figlio
Di Lois Lowry, letto da Alessio Talamo
Mi innamoro facilmente delle voci, lo sai.
Ma Alessio legge davvero bene: ritmo morbido, articolazione e dizione ottime: tutto fluisce, tutte le immagini si fissano nello spazio d’ascolto, la storia scorre.
Le voci dei personaggi sono ben gestite, la narrazione ha diverse intenzioni ma non si sovrappone mai a pensieri o dialoghi.
Un ottimo esempio di lettura pacata ed efficace: se cerchi letture da cui rubare con le orecchie, ascoltalo!
La voce di Alessio è cotone indiano sotto le dita, profuma di spezie calde e latte di cocco; ha tinte di blu e d’arancio, di un blu scuro striato d’arancio caldo.
Quando Claire viene tratta in salvo dopo un terribile naufragio non ricorda nulla tranne il suo nome, come se il mare avesse inghiottito il suo passato, lasciandole solo un vuoto incolmabile.
Nessuno, nel villaggio in cui viene accolta, immagina cos'ha vissuto. Nessuno sospetta che a soli quattordici anni, per imposizione della sua comunità, abbia partorito un bambino che le è stato poi strappato dal grembo e dal cuore. Claire ignora che suo figlio è là fuori da qualche parte, ma quando la memoria riaffiora e la travolge non ha dubbi: deve ritrovarlo, anche a costo di sacrificare se stessa.
Published by arrangement with Harold Ober Associates, LLC and The Italian Literary Agency Srl.
© 2024 Mondadori (Audiolibro)
Traduttori: Simona Brogli
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Mi occupo di editoria audio
Produco audiolibri per case editrici. Sono consulente di produzione per l’editoria audio, regista e tecnico di post-produzione di audiolibri, formatrice di propedeutica vocale, narratrice e tutor per narratory.
Ho ideato e conduco i Circle Reading® Laboratori di Voce e Lettura Creativa, e sono specializzata nella lettura per ragazzə.
Cosa devi sapere di me
ho un sistema immunitario di cartapesta
millenni fa ho fatto formazione con Illy a Trieste
prima o poi mi farò i capelli tutti blu
questa lista cambia ogni volta
raga, nessun messaggio segreto, sono citazioni da Il Richiamo della Foresta 😉