3 Commenti

Il grande problema dello “storytelling” è che ormai ci insegue e ci raggiunge ovunque, ci entra sotto pelle e a questo destino, all’apparenza, non c’è scampo. È come quando percorri una strada in città, è impossibile non leggere le miriadi di cartelli e pannelli pubblicitari che ti stordiscono e ti influenzano.

Se percorri una strada in mezzo alla natura la storia cambia e ciò che vedi ti ispira e ti riempie, ti invita a “ascoltare” e a “ascoltarti”.

La natura non fa storytelling.

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Credo di capire quello che intendi! Nell'articolo Stefano ne parla molto bene: quella cosa terrificante per cui ora "tutto" è storytelling e tutto ha il suo viaggio dell'eroe che tu "devi" comprendere. E intanto svuotiamo di senso e contenuto il concetto di storie e di racconto, smettiamo di ascoltarci e non parliamo più davvero...

La natura non fa storytelling è un mantra potentissimo, grazie!!!

E sì, la natura e la sana natura narrativa dell'essere umano sono pregni dell'ascoltare e dell'ascoltarsi <3

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Basta che non si facciano voli pindarici decollando dalla Vita, anche un' Opera è vita.

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